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Il borgo di Torre Rinalda sorge sulla costa Est della penisola salentina e fa parte della Marina di Lecce, città d’arte e capoluogo della penisola Salentina, da cui dista pochi chilometri. La costa è interamente di sabbia fine e protetta da un suggestivo cordone di dune ricoperto di macchia mediterranea. La zona è caratterizzata da distese di ulivi, al cui interno si dislocano masserie centenarie, che rendono il paesaggio ancor più suggestivo. La località prende il nome dalla Torre d’avvistamento, fatta costruire nel Cinquecento dagli Spagnoli per proteggere le coste dagli attacchi dei pirati Saraceni.
L’Abbazia di Cerrate

A poca distanza dal borgo, immersa in una suggestiva distesa di ulivi centenari, sorge la millenaria Abbazia di Santa Maria delle Cerrate, riportata al suo antico splendore dal Fondo Ambiente Italiano (FAI) dopo una lunga ristrutturazione, iniziata nel 2012 e terminata nel 2018. Il complesso è uno degli esempi più rappresentativi dello stile Romanico pugliese.
In occasione della sua riapertura, l’abbazia è tornata a ospitare anche la tradizionale fiera agricola «Lu panieri», mercatino di «ciambelle, giocattoli, stoviglie, frutta secca e fresca e minuterie varie» che si è aperta all’artigianato, ai mestieri della tradizione Salentina e ai prodotti locali con più di 50 maestranze presenti: dall’impagliatore di sedie allo stagnino, dai manufattori di ceramica, legno d’ulivo e pietra leccese ai prodotti enogastronomici della cucina salentina.

Bosco e Paludi di Rauccio

La località Torre Rinalda si trova all’interno del Parco Naturale Regionale Bosco e Paludi di Rauccio, costituita da uno straordinario campionario di ambienti naturali e del paesaggio rurale tipici della penisola salentina: bosco, macchia mediterranea, «gariga», aree palustri e lacustri, praterie e pinete.
“Rauccio” è il nome della torre-masseria fortificata, del bosco e del canale, costituito da due bracci, che scorre a sud dello stesso bosco e che riversa le sue acque nella laguna costiera Idume, tra le località marine di “Spiaggiabella” e “Torre Chianca”. La ricca flora e fauna del sito sono tutelate dal WWF.

Lecce, città d’arte

Le antichissime origini messapiche e i resti archeologici della dominazione romana la inseriscono tra le città d'arte d'Italia. Lecce emerge tra le destinazioni più suggestive del Sud Italia per la ricchezza e l'esuberanza del barocco Seicentesco delle chiese e delle costruzioni, realizzati con l’uso della tipica pietra leccese, il cui colore dorato dona calore alle strade e ai vicoli del centro storico. Lo sviluppo architettonico e l'arricchimento decorativo delle facciate sono stati particolarmente curati durante il Regno di Napoli e hanno caratterizzato la città in modo talmente originale da dar luogo alla definizione di barocco leccese.
Tra i monumenti architettonici più importanti della città vanno citate le sue chiese. Oltre al Duomo, che rappresenta il centro della vita religiosa, sono disseminate nelle strade e nelle piazze di Lecce quaranta chiese, tre delle quali hanno la dignità di basilica minore.
La Basilica di Santa Croce, in particolare, con il suo iconico rosone, è uno dei simboli più magnificenti dell’architettura Leccese. Le porte della città vecchia, il Castello Carlo V, l’antichissimo Anfiteatro Romano di Piazza Sant’Oronzo sono solo alcune delle principali attrazioni che rendono Lecce una meta turistica immancabile.
Lecce ha una radicata tradizione eno-gastronomica. Ancora oggi è possibile gustare i piatti di una volta come Ciceri e Tria, le Municeddhre, i Turcinieddhri, i pezzetti di cavallo, il Polpo in pignata, la Cotognata e tanti altri ancora.
Tipico è anche il pane con le olive chiamato Puccia. Molto apprezzate sono anche le "pittule", frittelle il cui impasto può essere anche arricchito con pomodori e capperi, alici, cavolfiori, rape.
Per quel che riguarda lo “street food”, è doveroso provare il Rustico Leccese, una sfoglia sottile cotta al forno ripiena di un impasto di mozzarella, pomodoro, besciamella e pepe. Altrettanto tipica è la Frisa, una ciambella di pane biscottato condita tipicamente con olio, sale, pomodoro e origano.
Molto rinomata è la pasticceria in cui si distinguono il Pasticciotto Leccese, pastafrolla di ripiena di crema pasticcera, il Fruttone, le Bocche di dama, la Pasta di mandorla, lo Spumone salentino, i Mustazzoli e la Cupeta.
Nel dialetto salentino, per indicare il vino, si usa la parola "mieru" (dal latino “merum”, ossia vero, schietto), espressione è dovuta al carattere forte del vino prodotto nel Salento. Le eccellenze vitivinicole della penisola sono svariate: dai rossi prodotti con il Primitivo, il Negroamaro e la Malvasia Nera ai i bianchi con la Malvasia bianca, con il Bombino bianco e con il Verdeca.

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